Iniziamo questa avventura da una domanda che muove quotidianamente la mia coscienza: perché amare il whisky? Non credo esista una risposta e soprattutto, non è obbligatorio amarlo. Ci sono persone intimorite dall’alto grado alcolico e da quelli che possono essere aromi lontani dalla nostra cultura; ma di queste persone parlerò più avanti. Quello che vorrò fare con voi in questo nuovo percorso “letterario”, se così si può definire, è condividere la mia esperienza e mettere in luce le gratificazioni e le difficoltà incontrate in questo mondo. Insomma sarò nudo e crudo… Come un whisky autentico! Quel whisky che se ti strega non torni più indietro, quel whisky che quando lo incontri ti cambia la vita per sempre. E questo whisky “magico” esiste, ed è li che aspetta ognuno di voi. Statene certi, se non lo avete ancora trovato lo troverete, è solo una questione di tempo d’altra parte. Consiglio di provarne il più possibile: la palette aromatica di questo stupendo distillato di cereali è talmente ricca che può incontrare il gusto di chiunque in ogni momento della giornata. Torniamo dunque alla domanda iniziale: perché amare il whisky? Solitamente quando non si sa come rispondere, si risponde con un’altra domanda… Se vi piace qualcosa che possa sorprendervi ad ogni sorso, perché non amarlo?

Durante l’ultima Whisky Week di Firenze, con alcune delle nostre selezioni
Una cosa che farò in ogni articolo del blog è lasciarvi un paio di suggerimenti per stimolare la vostra curiosità.
Vuoi approcciarti a questo distillato e non sai da dove iniziare? Inizia da qui, non avere paura dei racconti dei nonni e degli zii:
Sei un super appassionato e vuoi provare qualcosa di entusiasmante? Fatti coinvolgere:
Al prossimo articolo… Sláinte!